Canistra

LA STORIA

E' documentato che Cannistra' si edifichi intorno al penultimo dei casali dell' antico territorio appartenente a Castroreale nel secolo scorso con il nome latino di Canistra, a differenza di altre frazioni minori, riesce a sopravvivere e a sviluppare un buon tessuto sociale, anche se di modeste dimensioni. Nel suo lato orientale, si abbassa una profonda e larga vallata, nel cui fondo scorreva il fiume Lando, ormai quasi totalmente prosciugato, alla cui destra, ritroviamo la chiesa dell' antico casale di Lando dedicata a S. Maria dell' Idria e poche case del Barone dell' ex feudo. Secondo quanto scrisse l'Abate Amico, dal 1755 al 1760, era gia' disabitato ma negli atti notarili conservo' il nome di casale fino ai nostri giorni; dell' antico fabbricato non restano ormai che poche rovine. Si ritiene che tale casato sia probabilmente il primo insediamento moderno dell' area di Cannistra'. Fabbricato presumibilmente dopo il secolo XIV, fu abbandonato nel 1600. Il feudo di Lando pervenuto alla famiglia Spadafora fu trasferito ad Alvaro Villadicani in maggio 1726 per successione della Duchessa Anna Spadafora, morta senza figli. Dopo vari litigi, Don Giovanni Villadicani ne prese il possesso con l' atto del notaio Paolo Consiglia di Pozzo di Gotto del 3 novembre 1727 e da allora rimasto in possesso di tale famiglia, la quale al titolo dei Baroni di Lando aggiunse quello dei Principi della Mola. Il lessicografo Amico lo chiama Landro; ma il Massa invece lo scrive Lando o Landro e gli aggiunge il titolo di Casale.

LA CHIESA

La chiesa di San Giobbe, fu edificata intorno al XVII secolo, ed elevata a sacramentale grazie al Chierico Don Domenico De Gregorio, cappellano curato e scelto dall' Arciprete di Barcellona, il 20 marzo 1717 e poi, per testamento, l' 11 febbraro 1718 presso Notar Placito Zancla di Castroreale.
L'ambito parrocchiale, distaccato da quello di San Paolo, si estende all' antico limite divisorio dei territori di Castro e Milazzo fino al villaggio Serro di Sant' Andrea e strada Palumbini. Il piccolo centro vede la presenza del culto di San Giobbe, la cui attuale chiesa e' stata costruita nel 1958 per sostituire quella antica del XVII secolo, tuttora esistente ma abbandonata. Il 13 giugno, in onore di Sant' Antonio da Padova, si svolge una tradizionale festa popolare, caratterizzata dalla corsa nei sacchi e dal gioco della "quartana".

Chiesa di San Giobbe
Luogo di Artisti

Ai nostri tempi

Negli anni cinquanta e' stata dimora del noto pittore barcellonese NINO LEOTTI, che spesso ospitava amici pittori,quali, RENATO GUTTUSO e GIUSEPPE MIGNECO, che, affascinati dal paesaggio, lo immortalavano nelle loro tele.
Gli abitanti si dedicano principalmente all' allevamento del bestiame e all' agricoltura. L' artigianato piu' diffuso, oltre a quello delle ricamatrici , e' la costruzione dei ceste, indispensabili per le attivita' agricole locali quali la vendemmia, la raccolta delle olive, degli agrumi e dei frutti in genere. Per la loro costruzione si usano rami di olmo, ulivo selvatico e salice selvatico raccolti nel mese di maggio e giugno e messi ad essiccare. Prima di intrecciarli vanno tenuti in acqua per un paio di giorni, Cannistra' non puo' certo vantare una storia antica ne tantomeno importante ma tali radici, per quanto limitate, sono le nostre e su di esse vogliamo scrivere parte del nostro futuro.

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